REFORMER, MON AMOUR
Con l’arrivo dei nuovi Reformer a Peschiera (e l’incremento a Castiglione e Desenzano), è il momento perfetto per raccontarvi qualcosa in più su questo attrezzo iconico.
Che cosa è il Reformer?
Un macchinario ideato dal genio di Joseph H. Pilates per allenare tutto il corpo. Questo famoso attrezzo è composto da un carrello scorrevole, da una serie di molle di varie resistenze, da una barra di appoggio e da cinghie regolabili.
Come si usa?
Le sue caratteristiche altamente propriocettive stimolano ogni sistema corporeo a lavorare in maniera più equilibrata e funzionale, con lo scopo di potenziare tutte le abilità del corpo: forza, controllo, equilibrio, coordinazione, flessibilità, allungamento… ma, in maniera ancor più spiccata, la consapevolezza e la competenza motoria di ogni allievo che lo utilizza.
Il successo del Reformer è comprensibile: che si tratti di un attrezzo straordinariamente efficace è un dato di fatto. Anche se, in questo ultimo periodo, l’esplosione dei “Reformifici” (termine coniato da noi per indicare spazi affollati di Reformer, utilizzati come una sorta di attrezzo fitness, quando in realtà hanno una funzione profondamente diversa) ha messo in luce quanta mancanza di conoscenza dilaghi rispetto al Metodo Pilates.
Questo macchinario miracoloso è diventato indispensabile: persino i medici lo consigliano, spesso senza sapere esattamente come funzioni, ma meravigliati dai risultati positivi osservati sui loro pazienti.
C’è chi lo usa come attrezzo per fare fitness, chi lo utilizza per postare su Instagram perché fa tendenza, e chi lo consiglia per trattamenti terapeutici.
In tutto questo grande interesse scoppiato attorno al Reformer, bisognerebbe fare un po’ di chiarezza. Perché è divenuto così di moda?
Intanto perché lo hanno utilizzato personaggi famosi dello sport e dello spettacolo, ma soprattutto perché si tratta di un macchinario molto versatile, che permette di eseguire innumerevoli esercizi per allenare e stimolare svariate abilità corporee.
Pochi altri macchinari sono così universali come il Reformer, che rende possibile il suo utilizzo a chiunque e che permette di adattare qualsiasi esercizio a persone con caratteristiche estremamente diverse — sempre, però, con i dovuti adattamenti.
Per noi che lo utilizziamo da decenni rappresenta uno strumento di lavoro fantastico, anche se non è lui l’essenza del Pilates.
Non è lui a fare i miracoli, ma l’operato di chi lo sa utilizzare opportunamente con i propri allievi.
Si può tranquillamente dire che il Reformer non sempre significa Pilates, ma dipende da come lo si adopera, da come si adattano gli esercizi alle caratteristiche e agli obiettivi di ogni allievo.
Non basta salire su un Reformer per ottenere un risultato in termini di efficienza motoria — o anche più semplicemente in termini di risvolti estetici.
È piuttosto un insieme di applicazioni e adattamenti che porta ogni corpo al miglioramento funzionale e alla bellezza.
Questo attrezzo è stato ideato da Joseph per applicare il Metodo Pilates, in cui l’aspetto posturale ha una grande rilevanza.
La postura è qualcosa di intimo, determinata e influenzata da molteplici fattori personali. È quindi assolutamente indispensabile sapere come intervenire. Serve un insegnante altamente qualificato ed esperto per raggiungere il risultato attraverso l’utilizzo del Reformer; altrimenti si fa solo un po’ di movimento… senza applicare davvero il Metodo per cui questo strumento è stato ideato.
Un grande spreco di tempo e di denaro!
Quando qualcosa diventa di moda è sempre molto bello, perché si crea interesse. Ma il rischio, in questo caso, è che il Pilates perda qualità attraverso l’utilizzo superficiale e ignorante di un attrezzo davvero straordinario, ma sofisticato e ricco di sfumature.
Buon Pilates a tutti
Carola Pegan
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